14 febbraio 2012

Restivo ha leso Potenza.

Danilo Restivo
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E' vero, ci sono voluti poco meno di vent'anni ma la vicenda di Elisa, così drammatica, così profondamente piantata nelle coscienze di tutti noi potentini, ha cominciato il lungo percorso verso la verità e la giustizia.

Prima la condanna di Restivo per l'omicidio della povera Elisa, condanna incompleta perché non butta luce sulle complicità che hanno permesso a Restivo di farla franca per 18 anni; poi la non accettazione dell'ipocrita tentativo della curia di costituirsi parte civile nella causa e la conseguente dichiarazione della famiglia di Elisa di voler chiedere proprio alla curia il risarcimento per tutti questi anni di disperazione durante i quali il cadavere della loro amata Elisa è stato lasciato nel sottotetto di una chiesa.

Ultima notizia è che il tribunale riconosce a noi tutti potentini, alla nostra comunità lo status di parte lesa rimandando ad un secondo momento la quantificazione del risarcimento; ma questo non importa. 
Quanto danaro il comune avrà per questa storia, l'importante è che il sindaco Santarsiero abbia compiuto quest'atto di chiarezza che dice ad Elisa e alla sua famiglia che questa città è con loro, anch'essa vittima di un circuito perverso di complicità. Come Elisa, la sua coraggiosa famiglia, anche noi siamo vittime perché: 
"la condotta di Restivo ha certamente interferito sulla considerazione che i cittadini di Potenza avevano della loro città e sull'affidamento che gli stessi avevano nei confronti della pubblica amministrazione - scrive il gup di Salerno Elisabetta Boccassini in un passaggio della sentanza di condanna - oltre che leso il diritto dei cittadini ad una serena e civile convivenza e l'immagine che della città di Potenza avevano presso le altre comunità cittadine".

Vi segnalo questo piccolo e bel documentario realizzato da Emilio Maroscia ed Edoardo Santangelo che raccoglie proprio la voce della gente per strada, di noi potentini, le altre vittime.


G.P.


1a Parte


2a Parte

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